“Siti Strani” è un percorso artistico che esplora luoghi misteriosi e connessioni 
invisibili, invitando lo spettatore a riflettere sul legame tra l’uomo e la natura. 
Il tema centrale sono le radici, intese non solo come elementi fisici, ma come 
simboli di memoria, identità e trasformazione. In un’epoca segnata dalla velocità e dalla frenesia, l'artista indaga il bisogno 
dell'uomo di riconnettersi con la natura, di radicamento. Le radici, simbolo di stabilità e crescita, si intrecciano con radici antropomorfe 
creando connessioni influenzate dal tempo, sotterranee e in superficie, tra la solidità 
della terra e la fluidità del vento. Le opere vogliono condurre lo spettatore a guardare 
oltre ed immaginare 'siti strani', luoghi e legami nascosti. In esse si evocano riferimenti all'universo e al cielo, suggerendo come le radici si estendano anche verso l'infinito. 
Le stelle, come radici celesti, si intrecciano con le forze della natura, creando 
un dialogo tra il microcosmo ed il macrocosmo, tra l'individuo e l'universo.