Non è un corso per panificatori e non è una performance, ma è la scelta di partecipare e conoscere i segreti di questa nobile arte, dove la manualità dell’impasto di farine, acqua e “u criscenti” (il lievito madre) è l’occasione per diventare custodi consapevoli di un antico lavoro umano per fare un pane arricchito da racconti condivisi. Tindaro Granata racconterà la differenza tra il pane antico e quello moderno, l’origine del lievito e la sua gestione. Parlerà delle farine antiche e di quelle di oggi: si impasterà insieme, si riscoprirà la grande intelligenza del nostro corpo nel riconoscere il proprio impasto e si praticherà la lentezza del gesto del fare, l’attesa e la gioia di nutrirsi della propria opera d’arte, del proprio pane. Parlare, scoprire, raccontare, confrontarsi, ridere, divertirsi, gioire, ricordare: questo accadrà per chi sperimenterà l’antico rito del fare insieme il pane. I partecipanti sono invitati a fare un’esperienza profonda di creazione, che genera pace, durante la quale si diventa protagonisti del tempo dell’impasto, “lievitando” parole buone come il pane.