A partire dal 10 gennaio verranno esposte 15 opere realizzate con tecniche miste e pitture a olio su tela, cartoncino e legno. Inoltre, verranno presentati alcuni foulard di seta dipinti e oggetti decorati. Lo stile surrealista di Falcone si esprime attraverso immagini visionarie e oniriche, dando vita a una personalissima indagine dell’inconscio visitato attraverso l’uso del colore.

Damiano Falcone (Milano, 1939) è un pittore autodidatta. Negli anni giovanili lavora alacremente producendo una notevole quantità di opere esposte in mostre collettive, personali e importanti concorsi; è presentato da critici quali Domenico Cara, Renato Tomasina e Franco Passoni, che gli dedica una monografia nella Collana dei “Maestri del Mediterraneo”. Successivamente la sua forma espressiva evolve, abbandonando la cifra stilistica del surrealismo onirico e affermandosi come una personalissima indagine dell’inconscio visitato attraverso l’uso del colore. Oggi Damiano Falcone vive e lavora a Brugherio nel silenzio da lui tanto amato, fra diverse centinaia di opere su tela e su carta.

“In Falcone la totale purezza dell’immaginario si contamina con la prevalenza dell’occhio attento al reale … dipinge su fogli di carta mescolata a seta, con frammenti di erbe, foglie e fiori sui quali s’inebriano in libertà farfalle e libellule. Il colore divampa caldo come un’estate mediterranea con la fusione armonica di tre tecniche pittoriche: olio, acrilico e smalto.” (Pasquale Colacitti, pittore e critico d’arte).

Le opere esposte sono in vendita.